Direttiva UE sulle Case Green: il Parlamento Europeo ha approvato

Category: Bonus e incentivi, Efficientamento energetico

Direttiva Ue sulle Case Green: il Parlamento Europeo ha approvato

Nella sessione plenaria del 12 marzo 2024 il Parlamento Europeo ha approvato la direttiva Case Green (Energy performance of building directive, Epbd).

Il provvedimento punta a migliorare l’efficienza energetica degli edifici, partendo da quelli nella classe energetica più bassa, la classe G, al fine di ridurre le emissioni nocive ed il consumo di energia degli immobili residenziali in tutti gli Stati Membri.

L’obiettivo entro il 2030 è di ridurre le emissioni del 55%, rispetto al 1990, e si punta al traguardo di emissioni zero per il 2050. Per riuscirci gli edifici pubblici di nuova costruzione dovranno essere ZEmB (Zero Emission Buildings) a partire dal 2028, mentre gli edifici esistenti dovranno raggiungere la classe energetica E entro il 1° gennaio 2030 e D entro il 2033.

In Italia parliamo di circa 1,8 milioni di edifici.

Secondo la Commissione Europea gli edifici dell’UE sono responsabili del 40% del consumo energetico e del 36% delle emissioni di gas a effetto serra.

Entro il 2035 sarà vietato l’utilizzo di combustibili fossili per il riscaldamento, compreso il gas metano e, già dall’anno in corso, saranno aboliti gli incentivi fiscali per l’acquisto o l’installazione di impianti che utilizzano tali risorse.

Per consentire l’uso di energie rinnovabili saranno essenziali gli apparecchi ibridi come quelli che combinano pompe di calore e caldaie con un’unica centralina.

Gli interventi necessari a ridurre i consumi sono l’installazione di pannelli solari e di nuove caldaie, la sostituzione degli infissi ed il posizionamento del cappotto termico.

La messa a norma è fondamentale per non incorrere in sanzioni come il divieto di vendita o di affitto delle case, senza dimenticare il rischio di perdita di valore dell’immobile.

Secondo ENEA (Ente per le Nuove tecnologie, l’Energia e l’Ambiente) circa il 75% degli immobili italiani è stato realizzato prima dell’entrata in vigore della Legge 10/1991 che regola i consumi dell’energia negli edifici pubblici e privati. Ad oggi 11 milioni di abitazioni italiane si trovano in classi energetiche inferiori alla D, quindi non in linea con i parametri imposti dalla nuova Direttiva Case Green (EPBD).

Entro il 2026 ogni Stato Membro dovrà redigere un piano nazionale di ristrutturazione con l’indicazione della tabella di marcia e degli obiettivi da seguire.

Il miglioramento delle prestazioni degli edifici porterà sia ad un risparmio energetico sia alla riduzione delle bollette garantendo maggior beneficio alla salute ed al benessere dei cittadini e renderà l’Europa più indipendente dal punto di vista energetico.

Noi di Coesa Engineering sappiamo accompagnarvi nella transizione, proponendovi riqualificazione energetica, edilizia e antisismica degli edifici per una migliore qualità di vita.Direttiva Case Green

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